Neuroscienze, neuroetica, filosofia della mente, psicoterapia

lunedì 22 settembre 2014

Psiche cervello: corso intensivo per ridurre l'ansia e lo stress


                                                                                                                                                                                                       

P s i c h e     e    c e r v e l l o

Tecniche di mindefulness, fantasie guidate, esercizi di rilassamento

 


                                                                          Corso intensivo

                                                        per

ridurre l’ansia e lo stress, riscoprire e rinforzare le nostre naturali capacità ad affrontare la fatica del vivere

Data di inizio:

mercoledì     8      Ottobre

ore 18 e 15

Il corso ha una durata di due mesi e prevede un incontro a settimana presso:

Il Centro di psicologia Umanistica ed Analisi Fenomenologico-Esistenziale-Via Molise, 4 Cassino

         COSTI: 150 euro per l’intero corso

Iscrizioni entro il 30 Settembre; Per info: 0776/25993; 338 2481768

lunedì 15 settembre 2014

Il libero arbitrio. il caso non è la libertà


Ritorna spesso sulle pagine dei maggiori quotidiani italiani e sulle rubriche scientifiche la questione del libero arbitrio, rinverdita dall’esperimento di Libet, tra i più conosciuti degli sperimenti in ambito neuroscientifico proprio per  le questioni enormi che pone e rispolvera. Com’è noto ai soggetti sperimentali si chiedeva di sollevare un dito ogni volta che volessero farlo e di dichiarare il momento in cui volessero farlo. Si  verificò che la dichiarazione avveniva 200 millesecondi prima che il dito venisse alzato. Ma la variazione di attività cerebrale avveniva circa 500 millesecondi prima dell’azione di sollevare il dito. Da ciò si deduceva che l’attività cerebrale, corrispondente all’intenzione di sollevare il dito, precede l’intenzione cosciente di 300 millesecondi. Sembrerebbe dunque che il cervello conosca le nostre decisioni prima di noi e che noi arriviamo a cose fatte.Allo stato attuale delle nostre conoscenze non esistono prove certe né dell’esistenza né dell’inesistenza del libero arbitrio. Quasi nessuno degli scienziati se la sente di elimnare a cuor leggero l libero arbitrio considerando le conseguenze enormi che avrebbe  sulla vita degli individui. Ma non funzione il ragionamento di quanti farebbero brillare un barlume di libertà percHé grazie all’azione del caso saremmo più forti dei geni. Il caso non è la libertà!

“ Né funziona il ragionamento di chi volesse, facendo ricorso alla fisica quatistica, utilizzare l’argomento della indeterminatezza delle particelle subatomiche e, pertanto, spiegare la libertà delle nostre decisioni con l’indeterminatezza degli eventi quantici del nostro cervello. L’indeterminatezza farebbe guadagnare solo casualità al nostro comportamento. La libertà è tutt’altra cosa”(Buoni si nasce soggetti etici si diventa. La costruzione della mente etica, Pendragon Ed, p. 139)

mercoledì 3 settembre 2014

Le morti non sono tutte uguali: il suicidio di Robin Williams


Le morti non sono tutte uguali

Parecchi personaggi famosi ci hanno lasciato  in questi ultimi mesi,  suscitando emozioni e reazioni  diverse. Perché le morti  non sono tutte uguali. La morte di  Robin Williams,  famoso sul piano internazionale, protagonista di films non solo divertenti ma anche  portatori di profondi  valori umani, films rimasti impressi nel nostro immaginario, ci ha procurato sgomento ed angoscia perché l'attore brillante, capace di reinventarsi si ogni volta in personaggi  diversi si è tolta tragicamente la vita . Indimenticabile rimane il docente impersonato ne L'attimo fuggente che entusiasmò e influenzò, all'epoca, buona parte di docenti. Quasi tutti si entusiasmarono, anzi, letteralmente impazzirono e pensarono addirittura di proiettare il film nelle classi, ingenuamente, come se un film potesse risolvere e sostituire abilità didattiche, capacità relazionali, cultura e spessore umano che si preparano e formano nel tempo. Ma, probabilmente, il film servì a far riflettere molti docenti sulla