Neuroscienze, neuroetica, filosofia della mente, psicoterapia

domenica 21 agosto 2016

E' possibile prevenire l'invecchiamento?Psicobiologia e psicologia

Elizabeth Blackburn, biologa molecale ddella University of California, ha scoperto i meccanismi chiave dell'invecchiamento cellulare. La scoperta le ha fatto aggiudicare il Nobel per la medicina nel 2009. La coperta riguarda l'attività della telomerasi, un 'enzima che evita che i telomeri si accorcino. prima non si conosceva la funzione dei telomeri, sequenze di DNA poste alle estremità dei cromosomi, oggi sappiamo invece che hanno un ruolo fondamentale nel determinare la durata delle nostre cellule. Ogni volta che una cellula si divide, i suoi telemori si accorciano. Questo è posssibile per un certo numero di volte poi la cellula muore. Questo ha fatto, da un lato, "supporre" che potesse essere possibile la sintesi di una sostanza volta a potenziare la telomerasi. Ma questo, ammesso che fosse possibile, porterebbe ad incorrere in altri gravi inconvenienti in quanto la telomerasi è coinvolta nella genesi di molti tumori ( permette una replicazione all'infinito delle cellule cancerose) Allora? E' evidente che ciò che esiste in natura ha una sua funzione: l'invecchiamento dei telomeri è il meccanismo che madre natura ha escogitato per evitare la proliferazione cancerosa. L'ideale sarebbe quello di avere una telomerosi  bilanciata. Si sa che oltre a fattori genetici, anche  eventi stressanti e traumatici, ansia,fattori sociali ed ambientali,  (attraverso complessi meccanismi di retroazione reciproca che collegano sistema nervoso, sistema endocrino e sistema immunitario) determinano il nostro stato di salute. Secondo recenti ricerche i medesimi fattori avrebbero un effetto anche sulla telomerasi determinando un accorciamento precoce dei telomeri e accelerando l'invecchiamento. Ormai il ruolo dei fattori psicologici nella genesi della malattia  è stato finalmente riconosciuto per cui vi è stato negli ultimi anni molta attenzione al ruolo che la psicologia puo avere nella prevenzione e nella promozione della salute. Molte sono le tecniche e gli approcci sviluppati per mettere le persone in condizione di gestire  ansia ed eventi stressanti e riparare eventi traumatici.
 Quelle stesse tecniche che sono volte a raggiungere un benessere psico-fisico aiutano anche a ritardare l'invecchiamento
 

venerdì 12 agosto 2016

Su quanti amici autentici possiamo contare? Non più di quattro o cinque sostiene Dunbar.

Il numero di amici autentici su cui possiamo contare è piuttosto limitato. Secondo Robin Dunbar non più di 4 o 5 considerando che per amiciza si intende una relazione amicale significativa, basata su interessi condivisi, sulla reciprocità affettiva e su una frequentazione ricorrente. Indaffarati come siamo abbiamo tempo da condividere e un "capitale emotivo" da scambiare solo per cinque persone. Chi ritiene di poterne contare di più scambia per amicizia semplici conoscenze.  E, comunque,  anche 5 amici non è semplice trovarli. Lo sappiamo bene. Rimarranno delusi, dunque, quanti vantano di poter contare su alcune centinaia di amici acquisiti tramite facebook.( Anche in questo caso Dunbar dice la sua. Noi possiamo sostenere solo 150 contatti relazionali. ) Non facciamoci illusioni e diventiamo prudenti! Nella metà dei casi, allorché stabiliamo una potenziale relazione amicale, non veniamo ricambiati. Dicono così i risultati di una ricerca svolta dal  Massachuttes Institute of Technology di Cambridge su un gruppo di 83 studenti, i quali venivano invitati a valutare il lgame che li legava agli altri. La reciprocità di amicizia corrispondeva solo nella età dei casi. Un dato che conferma i risultati analoghi di altri studi. Perché non siamo capaci di valutare la reciprocità di sentimento nelle relazioni amicali che noi stabiliamo'? Molto probabilmente perché ci sentiremmo disconfermati e svalutati, non amati. Tendiamo perciò ad attribuire agli altri i sentimenti che noi vogliamo che essi avessero nei nostri confronti.. E' talmente forte questo bisogno da farci attribuire ai comportamenti e ai segnali che gli altri ci inviano significati diversi da quello che hanno. Perciò tendiamo a considerare  amicizia semplici conoscenze o rapporti di lavoro. L'amicizia è cosa rara e preziosa !