E’
stato rieditato da La Scuola Editrice- Brescia il trattato di psichiatria di
Eugen Bleuler che risale al 1916. Tre anni prima Karl Jaspers aveva pubblicato la sua Psicopatologia.
Bleuler, che aveva accolto come suo collaboratore Carl Gustav Jung, fu tra i
primi non ebrei ad iscriversi alla Società psicoanalitica attribuendole
l’imprimatur della scienza ufficiale. Questo la dice lunga sulla innovatività
ed apertura di questo scienziato della mente. Di Bleuler si narra un aneddoto: in tempi in
cui i disturbi psichici gravi erano curati con pratiche di una violenza
inaudita (non c’erano ancora gli psicofarmaci), Bleuler aveva introdotto
l’ergoterapia. Un giorno un gruppo di
malati fu condotto in un bosco per tagliare la legna. Solo giunti sul luogo ci
si rese conto che si erano affidate a persone non in grado di gestire le
proprie emozioni strumenti che avrebbero potuto essere vere e proprie armi
pericolose. Non successe nulla.Oggi diremmo che la fiducia, magari l’empatia,
aveva sicuramente modulato il loro
comportamento.Il Trattato di Psichiatria di Bleuler , magistralmente recensito
in una rubrica del Sole 24Ore di qualche tempo fa dal prof. Linciardi, è stato
uno dei primi libri del settore che io, da adolescente appassionata di mente e
cervello, ho letto appena tradotto in italiano nella collana Feltrinelli.Mi
colpì soprattutto l’attenzione che Bleuler dava allo stile espressivo dei
pazienti come sussidio per la diagnosi:
si notavano l’espressività, le divagazioni, le allitterazioni, le iperboli, i
giochi di parole. Ma soprattutto mi colpì il fatto che Bleuler valutasse il
patrimonio cognitivo attraverso un semplice test : chiedeva al soggetto di
riassumere un racconto o una storia
appena letta . Si valutava la capacità dl soggetto di enucleare l’essenziale,
la capacità di coglierne il senso. Infine si consigliava di intavolare un
discorso su alcuni argomenti astratti (il lavoro, la bellezza, lo Stato, ecc..)
Non era una sorta di test di Turing avant lettre?
Psicologa,Psicoterapeuta,filosofa, istruttrice Mindfulness: alla fonte autentica della Psicologia Umanistica*
Neuroscienze, neuroetica, filosofia della mente, psicoterapia
mercoledì 1 ottobre 2014
Eugene Bleuler e la macchina di Turing
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Vittorio linciardi
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