Oggi, 25 Novembre
è la giornata che l’Onu segnala come momento di riflessione e di mobilitazione
nei confronti di questo tema. Oltre la violenza fisica, su cui i media
insistono ormai da tempo, esistono forme di violenza psicologica estrema che
portano la donna alla morte psichica e su cui non si insiste sufficientemente.
Si tratta del gasligthing, fenomeno che prende il nome dal film Gaslihgt
girato nel 1944 da George Cukor. Il film, interpretato da Charles Boyer
ed Ingrid Bergman, arrivò al pubblico italiano con il nome Angoscia. Come ogni fenomeno di violenza protratta all’interno
della coppia, esso riguarda non i singoli partner ma la coppia e la loro
relazione. Come insegna l’approccio sistemico, non è un caso che vittima e
gaslighter si scelgano. Ciò che determina l’incastro è, oltre le
caratteristiche di personalità, la
soddisfazione di bisogni profondi che
affondano le radici nella storia personale di ciascuno e nei modelli relazionali
vissuti con le figure di riferimento. All’interno
della coppia si innescano dinamiche collusive per cui il comportamento dell’uno
è nello stesso tempo causa ed effetto del comportamento dell’altro, in un
circolo perverso di difficile soluzione. Generalmente la vittima ha una scarsa
autostima, sicurezza, è fortemente dipendente. Il gaslighter,invece, è un
dominatore che ha bisogno di umiliare e asservire la vittima per compensare un
vissuto di inefficienza ed inferiorità.
Come agisce il gaslighter? Con una continua subdola, sottile violenza
psicologica: disconfermando continuamente la partner, svalutandola e
denigrandola fino a farle perdere qualsiasi volontà, autonomia, percezione del
valore di sé. Nello stesso tempo si pone anche con un atteggiamento accudente e
protettivo. A questo punto la vittima è diventata totalmente dipendente dal suo
carnefice e si isola sempre più
dall’ambiente esterno, anche dalla
famiglia d’origine. Questo tipo di
fenomeno s’instaura all’interno di coppie che, progressivamente, si isolano
dagli altri e difficilmente viene alla luce. Il fenomeno del gasligthing,
dunque, è tra i più pericolosi perché difficilmente la donna, totalmente
asservita, riesce a recuperare la propria consapevolezza e a sciogliere il
legame sadomasochista. Come nel film, solo l’intervento di un salvatore esterno
può spezzare le catene di una relazione perversa.
Psicologa,Psicoterapeuta,filosofa, istruttrice Mindfulness: alla fonte autentica della Psicologia Umanistica*
Neuroscienze, neuroetica, filosofia della mente, psicoterapia
lunedì 25 novembre 2013
25 Novembre:pratiche e azioni contro la violenza verso le donne.
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