Hanno destato meraviglia le dimissioni di Jacinta Arden, la
quale ha dichiarato di essere stanca e di non avere più energie per proseguire
il suo mandatp. La cosa, oltre a meraviglia, ha suscitato un grande dibattito
riaccendendo vecchie questioni in merito alle donne e alla politica, alle donne
e all’impegno nel mondo. Certo, lascia
alquanto perplessi che una donna, nel pieno ancora delle sue potenzialità e risorse fisiche ed intellettuali, abbandoni
un campo, quello politico, che io amo definire il più grande erogatore di
dopamina considerando quanto i politici difficilmente abbandonano la poltrona.
Molti commenti sono stati severi nei confronti della Arden, dettati
presumibilmente dall’idea che il politico debba essere animato sempre da nobili
ideali e dunque sacrificarsi per il bene comune e mettere da parte le sue
esigenze personali. Queste sono le caratteristiche che tutti noi vorremmo
appartenessero a chi si occupa della cosa pubblica. Ma, se questa è la fantasia
radicata nel nostro immaginario, mi chiedo perché eleggiamo personaggi discutibili, facili alla
corruzione, pronti a far cadere un governo solo per interessi
elettoralistici, e talora implicati in
brogli e malaffare. Il mondo della politica è troppo spesso deludente. Qualcuno
lamenta anche che la Arden, che ha governato
bene, avrebbe sottratto, con le sue dimissioni, risorse e competenze al suo partito
ed al paese che ne hanno un grande bisogno. Io penso, invece, che la scelta della Arden vada compresa e
capita e spiegata proprio all’interno della sua azione politica: socialdemocratica
si è spesa per la s0luzione della povertà infantile, il sostegno alla
maternità, l’uguagliaza sociale; ha dato forte impulso alla sanità
eall’istruzione, ha introdotto misure restrittive su possesso di armi. Un
impegno politico che la dice lunga,
indubbiamente, sulla sua attenzione a temi che hanno a che fare con il cuore
dei bisogni fondamentali degli esseri umani. Un impegno politico caratterizzato
da un senso di cura per gli altri. Forse è quella dimensione che le donne
possono portare nella politica? E allora
perché non avere cura anche di se stessa? Non si può avere cura degli altri se
non si ha cura di sé e viceversa. A dispetto di modelli di donne carrieriste,
mimetiche degli uomini nella sete di potere, la Arden si presenta con un profilo umano etico diverso,
denso di significato e di indicazioni per le donne. Dopo essersi impegnata, e
molto, in ambito politico riconosce l’importanza della vita privata e
personale, ricordandoci che oltre al
valore dell’impegno per la collettività esistono altri valori non meno
importanti quali quelli di cura nei confronti dei figli e di sé stessi, da cui deriva
lo stesso valore dell’impegno per il bene comune. E’ all’interno della cura per
i nostri cari che sviluppiamo interesse
e cura per il mondo. Ma possiamo cogliere ancora un altro valore nel gesto di Jacinta:
nel riconoscere la sua stanchezza
ci indica il senso del limite e ci
ricorda che non siamo onnipotenti.