Neuroscienze, neuroetica, filosofia della mente, psicoterapia

mercoledì 1 febbraio 2023

Le dimissioni di Jacinta Arden: una scelta che denota saggezza e responsabilità. Il riconoscere la stanchezza indica il senso del limite e ci ricorda che non siamo onnipotenti

 


Hanno destato meraviglia le dimissioni di Jacinta Arden, la quale ha dichiarato di essere stanca e di non avere più energie per proseguire il suo mandatp. La cosa, oltre a meraviglia, ha suscitato un grande dibattito riaccendendo vecchie questioni in merito alle donne e alla politica, alle donne e all’impegno  nel mondo. Certo, lascia alquanto perplessi che una donna, nel pieno ancora delle sue potenzialità  e risorse fisiche ed intellettuali, abbandoni un campo, quello politico, che io amo definire il più grande erogatore di dopamina considerando quanto i politici difficilmente abbandonano la poltrona. Molti commenti sono stati severi nei confronti della Arden, dettati presumibilmente dall’idea che il politico debba essere animato sempre da nobili ideali e dunque sacrificarsi per il bene comune e mettere da parte le sue esigenze personali. Queste sono le caratteristiche che tutti noi vorremmo appartenessero a chi si occupa della cosa pubblica. Ma, se questa è la fantasia radicata nel nostro immaginario, mi chiedo perché  eleggiamo personaggi discutibili, facili alla corruzione, pronti a far cadere un governo solo per interessi elettoralistici,  e talora implicati in brogli e malaffare. Il mondo della politica è troppo spesso deludente. Qualcuno lamenta anche che  la Arden, che ha governato bene, avrebbe sottratto, con le sue dimissioni, risorse e competenze al suo partito ed al paese che ne hanno un grande bisogno. Io penso, invece,  che la scelta della Arden vada compresa e capita  e spiegata proprio  all’interno della sua azione politica: socialdemocratica si è spesa per la s0luzione della povertà infantile, il sostegno alla maternità, l’uguagliaza sociale; ha dato forte impulso alla sanità eall’istruzione, ha introdotto misure restrittive su possesso di armi. Un impegno politico  che la dice lunga, indubbiamente, sulla sua attenzione a temi che hanno a che fare con il cuore dei bisogni fondamentali degli esseri umani. Un impegno politico caratterizzato da un senso di cura per gli altri. Forse è quella dimensione che le donne possono portare nella politica?  E allora perché non avere cura anche di se stessa? Non si può avere cura degli altri se non si ha cura di sé e viceversa. A dispetto di modelli di donne carrieriste, mimetiche degli uomini nella sete di potere, la Arden si  presenta con un profilo umano etico diverso, denso di significato e di indicazioni per le donne. Dopo essersi impegnata, e molto, in ambito politico riconosce l’importanza della vita privata e personale,  ricordandoci che oltre al valore dell’impegno per la collettività esistono altri valori non meno importanti quali quelli di cura nei confronti dei figli e di sé stessi, da cui deriva lo stesso valore dell’impegno per il bene comune. E’ all’interno della cura per i nostri cari  che sviluppiamo interesse e cura per il mondo. Ma possiamo cogliere ancora un altro valore nel gesto di Jacinta:  nel riconoscere la sua stanchezza ci  indica il senso del limite e ci ricorda che non siamo onnipotenti.

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