Neuroscienze, neuroetica, filosofia della mente, psicoterapia

mercoledì 7 gennaio 2015

Neuroscienze:i rischi del multitasking!


Cresce l’allarme dei neuroscienziati  per la diffusione del multitasking. Sembrerebbe secondo recenti ricerche che questa modalità di approccio, ormai molto diffusa, sia dannosa per le  nostre cellule cerebrali  in quanto produrrebbe alti livelli di cortisolo, l’ormone dello stresss, per il semplice motivo che noi siamo programmti a fare una cosa per volta. Il multitasking aumenta paurosamente la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress che danneggia fortemente l’ippocampo che ha un ruolo significativo oltre che per i processi di memorizzazione per  la neurogenesi cerebrale. Il multitasking, al di là di  un’apparente immediata aumento di performance, deprime la nostra capacità di concentrazione aumentando il rischio di errori. Nel multitasking il cervello è sovraccarico, soprattutto i lobi frontali. Chi si dedica per 15 minuti interamente ad un compito, senza lasciarsi distrarre dal telefonino o dal computer o da altri congegni, è molto più produttivo di chi si dedica allo stesso compito per un’ora ma pratica il multitasking (S. Chapman) Si tratta di dati che non vanno sottovalutati considerando che in Italia  il 60%  delle persone usa contemporaneamente più di un congegno e che il 66% dei giovani fa altrettanto.

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