Psicofarmaci e disturbi psichici: troppe diagnosi e
prescrizioni di psicofarmaci.
Negli ultimi tre decenni sono stati messi in circolo nuovi
farmaci quelli della ricaptazione lenta della serotonina, gli antipsicotici
atipici, ritenuti meno dannosi e con minor effetti collaterali, il che ha dato
l’avvio ad una più facile prescrizione anche da parte del medico di base e ad un aumento di diagnosi dei
disturbi psichici. Sullo sfondo le ditte farmaceutiche che hanno fatto una
forte pressione sulla classe medica, gli psichiatri e i medici di base. Robert
Witaker , un giornalista scientifico, in un libro ”Mad america.Cattiva scienza, cattiva medicina.., Edizioni Asino
D’oro,2015)insiste sul rischio iatrogeno
dell’uso ed abuso dei psicofarmaci in considerazione dell’effetto che
essi hanno sui meccanismi regolatori della complessa dinamica dei neurotrasmettitori. Secondo Witaker (m
ovviamente anche secondo gli addetti ai lavori più seri ed informati)
andrebbero presi nei casi più gravi e per il tempo necessario. Lo Xanax,
farmaco appartenente alla categoria delle benzodiazepine, impera: è il farmaco
maggiormente prescritto e con facilità, anche dal medico di base, utilizzato
contro ansia e attacchi di panico perché maneggevole nel dosaggio ed
immediatamente efficace. Se ne fa un uso quasi quotidiano al di là dei problemi
psichici: lo si assume per andare dal dentista, per prendere l’aereo,….insomma
in tutte quelle situazioni che minimamente spaventano. Ma dà di pendenza
fisiologica e psicologica. Non solo, ma
i danni non si fermano qui. Non molti sanno che l’abuso di benzodiazepine provoca malattie
neurodegenerative.
Ma ci sono altri
allarmi. E’ preoccupante l’aumento del
numero delle diagnosi che si verifica anche tra la popolazione infantile,
soprattutto negli USANel 1990 i bambibi diagnosticati come portatori di
disturbi psichiatrici erano 24000, nel 2009 diventavano 640000..Soprattutto
sono sovradiagnosticati i disturbi da
deficit di attenzione e iperattività, i disturbi posttraumaticic da stress.
Ma in italia non siamo messi meglio. Sembrerebbe, da una
recente ricerca, che 11 milioni di Italiani siano depressi. Un numero
eccessivamente rilevante. E sembrerebbe che vi sia stato un aumento del 20% del
consumo di farmaci. Troppe pseudo -diagnosi e prescrizioni di psicofarmaci
anche da parte del medico di base.La diagnosi, va precisato,in ambito
psichiatrico e nell’ambito dei disturbi
psichici,deve essere fatta da uno specialista cioè da uno psichiatra o
psicologo psicodiagnosta.
L’ultimo DSM (5) ha ulteriormente complicato le cose.
L’introduzione della nozione di spettro (l’idea chei disturbi sono distribuiti
lungo un continuum di determinate variabili) fa sì che problemi psicologici
rientranti nel vissuto psicologico della vita normale vengano diagnosticati come
psicopatologici con una certa facilità. Sicché un vissuto di dolore in seguito
alla perdita di una persona cara ( assolutamente normale: guai se non ci
fosse!) rischia facilmente di essere diagnosticato come disturbo depressivo con
conseguente prescrizione di psicofarmaco.
Ci avviamo verso un
pericoloso mondo in cui droghe e psicofarmaci domineranno la nostra vita,
ottundendo la nostra sensibilità, stabilendo quali sono le emozioni giuste da
provare, quali i sentimenti da nutrire ?
Nessun commento :
Posta un commento