Pregiudizi e
preconcetti possono influenzare i nostri processi biologici.
“NON SMETTI
DI GIOCARE A TENNIS PERCHE’ DIVENTI VDECCHIO; DIVENTI VECCHIO PERCHE’ SMETTI DI
GIOCARE A TENNIS” Così afferma Ellen Langer, psicologa, docente presso l’Università
di Harvard, studiosa di Mindfullness. Un’espressione che esprime pienamente la
questione che voglio affrontare. Siamo tutti convinti che invecchiare determini
indebolimenti fisico, deficit di memoria, rallentamento cogn itivo. Queste
convinzioni, nonostante la ricerca degli ultimi anni ci rassicuri che si può
giungere alla terza età in buone condizioni, incluse quelle psichiche dato che
esiste una neuroplasticità, costituiuscono veri e propri stereotipi che
influenzano le aspettative nei confronti della nostra vecchiaia e, in qualche
modo le influenzano. E’ il potere del pensiero e della mente. Si tratta del
noto fenomeno della “profezia che si autodetermina” descritto da Paul Watzlawick il quale esprime tale concetto con
un noto esempio: se un paese teme che quello vicino lo possa attaccare, si arma ed alza le barricate. A
quel punto il paese confinante si allarma e lo attacca davvero.
Che cosa
accade dunque a proposito dell’invecchiamento? Noi facciamo costantemente
previsioni rispetto al futuro e organizziamo il nostro comportamento in base ad esse. Se penso di essere troppo
avanti negli anni per andare in palestra o per impegnarmi in qualche altra
attività, eviterò di farlo, il che provocherà una diminuzione del tono
muscolare e accelererà l’invecchiamento.
Studi sull’effetto delle credenze e degli stereotipi sul processo
d’invecchiamento vengono svolti, presso l’Università Cattolica di Milano, dal
prof. Pagnini, collaboratore di Ellen Langer. Le preconcezioni e le aspettative
incidono anche sull’andamento di alcune patologia croniche. E agiscono in due
modi: indirettamente per cui smetto di prendere farmaci “tanto a che serve?” o
in maniera diretta sul corpo attraverso un meccanismo analogo all’effetto
placebo, presumibilmente agendo attraverso sul sistema endocrino e quello
immunitario. Quindi per creare aspettative positive e rallentare
l’invecchiamento si può utilizzare la Mindfulness che lavora, appunto, sulla
rigidità degli schemi mentali, interrompe il cosiddetto pilota automatico ed
apre a scenari alternativi.
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