Per Jung la sincronicità è un principio tra il fisico e lo
psichico. Non si tratta di una semplice simultaneità carnale, ma essa implica una condizione psichica che dà
senso e significato all’evento fisico ma che si sottrae ai metodi oggettivi di osservazione empirica. Sono
gli archetipi che consentono la correlazione tra psiche e mondo. Un’immagine scaturita da un archetipo
collude con un fatto senza che sia possibile vedere quale si presenti per primo (se l’immagine o il fatto).
L’idea di una realtà che si sottragga alle modalità
logico-relazionali e causali della coscienza attraversa quasi tutta l’opera junghiana
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