Neuroscienze, neuroetica, filosofia della mente, psicoterapia

giovedì 11 agosto 2022

Distrazione, indifferenza, durezza di cuore sono diventati le nostre malattie. L'irrazionalità delle nostre scelte e la politica


 (Già pubblicato sul quotidiano l'Inchiesta)

Distrazione, indifferenza, durezza di cuore sono diventati le nostre malattie

Ci ha lasciato questo mese di luglio così terribile e funesto per gli eventi politici che hanno riconfermato il pessimo profilo etico della nostra disinvolta classe politica, per le conseguenze ambientali provocate dalla crisi climatica,   e per i fatti terribili  che mettono a nudo le tragiche debolezze umane ma anche vizi italiani fomentati da certe strategie politiche.

Anni fa (molti) Franco Fornari, tra i più eminenti e famosi psicoanalisti italiani, confessò  di non averci capito niente o meglio di non essere riuscito a dare un’interpretazione accettabile del film pasoliniano Sodoma e Gomorra. Allo stesso modo non riesco a trovare una spiegazione plausibile e razionale di quanto accaduto alcune settimane fa nel nostro parlamento: la caduta di Draghi  ad opera del Movimento 5 stelle. Operazione poi sapientemente utilizzata dalle destre che ha colto nella spaccatura inevitabile del fronte della sinistra l’opportunità della vittoria. Che le destre, sempre in agguato, abbiano approfittato non mi meraviglia, E’ la loro occasione, malsana dato che asseconda gli interessi particolaristici a discapito del bene del paese ma è l’ occasione da non perdere, del tipo “o adesso o mai più”. Certo non si capisce troppo neanche  Berlusconi, il quale ha abbandonato il profilo di una destra liberale, profilo che marcava la differenza dagli alleati con i quali la convivenza non era mai stata troppo soddisfacente, per consegnarsi alla Meloni. Ma ancora di più non trova alcuna spiegazione razionale la condotta dei 5 stelle che continuano a perdere pezzi e che sono rimasti isolati. E perché dovrebbe esservi sempre una spiegazione razionale dei nostri comportamenti? A volte agiamo come schegge impazzite. Sia la psicoanalisi che le neuroscienze ci insegnano che nostri comportamenti sono determinati da molteplici motivazioni di cui solo una minima parte arriva alla coscienze, motivazioni che rimangono in gran parte sepolte nelle profondità della nostra mente, sostituite poi, a cose fatte, da razionalizzazioni o spiegazioni giustificatorie che ci tranquillizzano e ci calmano alla vista dei disastri che abbiamo fatto. Motivazioni inconsce che spesso partono da lontano secondo la normale, consueta modalità di funzionamento del nostro cervello-mente. Come non vedere in Conte, che ha  sempre e solo sopportato il governo Draghi, una volontà di vendicarsi della sua defenestrazione? Patetico quel suo rimarcare i 200 miliardi ottenuti durante il suo mandato, la bontà del reddito di cittadinanza che avrebbe ridato dignità alle persone, l’aumento del 2% del Pil :  un uomo nostalgico del suo passato, rimasto legato alla poltrona (la politica è un virus difficile da estirpare!),che ha perso lucidezza, che annaspa, e attribuisce agli altri la responsabilità di ciò che ha fatto. Si chiama  self-serving bias ( Bias di autoprotezione-  Bias sono m odalità di funzionamento da cui la nostra mente è afflitta: ce ne sono almeno 200) la tendenza ad attribuire alle nostre capacità un’  azione che ha avuto successo e ad attribuire a cause esterne a noi o ad un altro la ragione di nostri fallimenti. Perciò tutta colpa di Draghi che ha offeso il Movimento, che ha calpestato e rimesso in discussione le proposte di punta dei cinque stelle, che non ha voluto mediare, che volutamente non ha fatto concessioni!

Insomma Conte è riuscito a far dimettere un presidente del Consiglio rispettato e stimato da tutti, ha provocato una scissione ed il dissanguamento del suo partito, ha rotto l’alleanza vincente con il PD. Conte ha fatto tutto il peggio che un uomo politico potesse fare all’interno di un partito e di un sistema di alleanze. Ne vedremo delle belle: la coalizione di destra che, data per vincente, non avrà  vita facile considerando le differenze degli alleati rispetto ad alcune questioni fondamentali; per la sinistra sarà un percorso arduo e tutto in salita. Ma a tutti gli auguri di Draghi: "Faccio gli auguri che si verifichino tutti i desideri e i sogni di chi deve fare la campagna elettorale"- Detto con un voluto malcelato sarcasmo.

Ma luglio non è stato solo il mese dei disastri politici. L’assassinio di Alika Ogorchukwa , a Civitanova Marche, ucciso in 4 minuti mentre i passanti non intervengono e rprendono il fatto con i telefonini, ci fa interrogare su chi siamo noi italiani. Non è solo la violenza bruta che sfugge a qualsiasi controllo e si pone fuori di ogni regola sociale, un ritorno allo stato promordiale, ma la reazione dei passanti che ci lascia attoniti. Quattro minuti sono tanti e nessuno è intervenuto, nessuno si è sentito in dovere di fare qualcosa, nessuno è stato mossa a compassione. Abbiamo perso la nostra umanità. Sarebbe accaduta la stessa cosa se Alika non fosse stato un uomo di colore.? Come non pensare che in Italia esiste un razzismo strisciante che vede nel nero migrante, mendicante , un pericolo,  una minaccia o comunque qualcosa disturbante che bisogna tenere a distanza se non eliminare. Un razzismo fomentato e nutrito dalla politica di destra e di alcune amministrazioni di destra negli ultimi anni: nelle marche si erano già verificati altri gravi casi di intolleranza. Il premier ungherese Orban ha precisato ultimamente che i popoli europei possono mescolarsi tra loro ma non con popoli diversi perché “non vogliamo diventare una razza mista”. Si rimette in circolo, al centro dell’Europa, un termine che non ha alcun valore scientifico, privo di senso. Non c’è un nesso con la guerra che si sta combattendo in Ucraina? Non sono l’assassinio di Alika e la guerra un sintomo del regresso della civiltà ? Ma luglio ci ha dato un altro esempio di ferocia umana: la piccola Diana abbandonata dalla madre e lasciata morire di fame. Un fatto raccapricciante ma che mette a nudo le assenze e le mancanze di interventi a sostegno del femminile e della maternità. La madre di Diana non aveva capacità di essere madre ma è stata lasciata sola da una madre che non ha capito la condizione e la situazione della figlia, dai vicini distratti. E, pure, qualcuno si era accorto che questa piccina non veniva mai fatta uscire e che era gracilina. Nessuno, anche qui, è intervenuto. Distrazione, indifferenza, durezza di cuore, sono diventate le nostre malattie.

Sono più di cinque mesi che è iniziata la guerra in Ucraina e la pace è lontana. Sui quotidiani i notiziari di guerra non sono più in prima pagina, e diventano sempre più brevi, E’ l’effetto dell’assuefazione (la polarità negativa del principio dell’adattamento); abbiamo normalizzato , la guerra. E, pure, a qualche centinaio di kilometri si continua a combattere e a morire, mente noi, tra una notiza e l’altra, tra il gossip politico, prepariamo le valigie per le vacanze. È agosto  e manca poco al canonico ferragosto: è tempo di partire e di godere.

Maria Felice Pacitto

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