PER LA PRIMA VOLTA NELLA PROVINCIA DI FROSINONE, la MINDFULNESS
CASSINO LICEO CLASSICO G: CARDUCCI
grazie alla collaborazione della preside Prof. Licia Pietroluongo e del prof, di Filosofia Max d'Aliesio
La Mindfulness in età evolutiva
Il
termine “mindfulness”, che può essere
tradotto con l’espressione “piena consapevolezza”, fa riferimento all’abilità di dirigere l’attenzione verso la
propria esperienza nel momento in cui essa viene vissuta con un atteggiamento
aperto e curioso. Significa guardare le cose, le esperienze, le persone semplicemente
così come sono. E’ una condizione di attenzione attiva e curiosa. Significa,
fondamentalmente, essere presenti in quello che facciamo.
Si propongono, spesso, ai bambini e ai ragazzi
corsi e attività di ogni genere, ma troppo spesso si dimentica che esistono delle abilità
trasversali a tutti gli ambiti dell’esperienza che, se messe opportunamente in
risalto, potrebbero fare una grossa differenza. La Mindfulness è, appunto, un’attività
trasversale che può essere insegnata, con opportuni accorgimenti, anche a
bambini a partire dai cinque anni di età.
I
benefici che i bambini e i ragazzi possono trarre dalla
pratica della mindfulness sono simili a quelli descritti per gli adulti:
●aumento della capacità attentive. Come nella meditazione degli adulti,
anche nei bambini la Mindfulness ha l’obiettivo di aumentare la
consapevolezza di quello che accade nel momento presente e nella mente. Per diventare consapevoli è necessario
che la mente sia concentrata su un dato compito cioè diriga intenzionalmente
l’attenzione su un determinato compito o azione che si sta facendo in quel
momento. Spesso genitori ed insegnanti chiedono ai bambini di
“stare attenti”, ma difficilmente spiegano loro come farlo. La pratica della
mindfulness insegna proprio a prestare attenzione e questo, a sua volta,
influenza positivamente le capacità di apprendimento a scuola
Il saper prestare attenzione è indubbiamente
un’abilità fondamentale per l’apprendimento scolastico: se sono capace di
focalizzare l’attenzione sulla spiegazione ignorando le distrazioni sarò
sicuramente facilitato nell’apprendimento. L’attenzione è però molto di più:
riguarda ogni ambito della vita di ciascuno. Essa è un’abilità che può essere
insegnata e “allenata”. Essa migliora la capacità di memorizzazione: spesso i bambini non
ricordano le cose semplicemente perché non vi hanno prestato attenzione, ossia
poiché non hanno saputo focalizzare intenzionalmente l’attenzione su ciò che
era prioritario in quel momento
●Miglioramento delle funzioni esecutive,
che possono essere genericamente definite come abilità cognitive che permettono
di organizzare e regolare il comportamento. Esse consentono all’individuo di
adattarsi alle continue e mutevoli richieste dell’ambiente, fanno sì che abbia
la capacità di selezionare il comportamento più opportuno in vista di un
obiettivo. Le funzioni esecutive di base sono: memoria di lavoro, inibizione e flessibilità cognitiva
●Maggiore
consapevolezza dei processi di pensiero,
delle emozioni e degli impulsi ad agire. Favorisce in questo modo
l’incremento delle abilità di autocontrollo e, parallelamente, la capacità e la
disponibilità a comprendere le motivazioni del comportamento altrui, ma anche
l’acquisizione di abilità in ambito sociale e di comprensione/gestione delle
emozioni.
●Facilitazione della comprensione delle modalità di funzionamento della
propria mente e di come essa generi sofferenza e comportamenti non utili,
fornendo quindi un importante strumento per fronteggiare difficoltà emotive,
comportamentali e relazionali
●Sviluppo della capacità di notare la
ricchezza dell’esperienza: la noia scompare quando riusciamo a notare la
ricchezza di ciò che accade momento per momento. Gli esercizi di mindfulness
aiutano il bambino a scoprire la varietà di percezioni, sensazioni ed emozioni
che caratterizzano la quotidianità.
Ma la mindfulness è efficace non solo ai fini del potenziamento cognitivo
ma anche ai fini della regolazione emotiva e del potenziamento dei
comportamenti altruistici. Essa aiuta i ragazzi a diventare consapevoli ed abili gestori delle proprie emozioni:
la paura, la rabbia, la tristezza. La mindfulness riduce i comportamenti reattivi. In
un clima attuale, in cui si denuncia sempre più l’emergenza relativa al bullismo e alla violenza nelle scuole, la
mindfulness diventa estremamente rilevante ai fini della prevenzione di
condotte aggressive e devianti.
In
sintesi: i bambini e i ragazzi che
allenano con costanza l’abilità di essere pienamente consapevoli sono più in
grado di focalizzare l’attenzione e di mantenerla ignorando le distrazioni,
sono più capaci di gestire stress e, in generale, di far fronte in maniera più
funzionale alle emozioni difficili, di controllare gli impulsi; sviluppano,
infine, comportamenti altruistici ed etici.
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