La nostra identità
è costituita da un insieme di processi inconsci, attività preriflessive,
decisioni di cui solo una minima parte arriva alla nostra coscienza. Il nostro cervello è una immensa
fucina operosa in cui gruppi di neuroni inviano continuamente messaggi ad altri
gruppi, prendono decisioni. Ma il nostro Io cosciente non ha accesso che ad una
minima parte di questo complesso lavorìo. Il sistema funziona autonomamente,
a prescindere dalla nostra coscienza. Quando arrivano alcuni
contenuti alla nostra consapevolezza, noi ce ne riappropriamo riorganizzandoli secondo un senso. E il
nostro “interprete mentale” direbbe il
neuroscienziato Gazzaniga a dare un senso ad azioni, decisioni che il nostro cervello ha prodotto prima che noi ne
fossimo consapevoli ma dandoci la magnifica illusione di essere padroni di noi
stessi, di essere entità razionali e dotate di libero arbitrio, di essere,
insomma,delle soggettività! (Vedi: Buoni si nasce soggetti etici si diventa, Ed
Pendragon)
Psicologa,Psicoterapeuta,filosofa, istruttrice Mindfulness: alla fonte autentica della Psicologia Umanistica*
Neuroscienze, neuroetica, filosofia della mente, psicoterapia
lunedì 10 febbraio 2014
La nostra vita mentale fuori della mente
Etichette:
filosofia
,
Gazzaniga
,
libero arbitrio
,
neuroetica
,
neuroscienze
,
soggettività.
Nessun commento :
Posta un commento