La Psicologia Umanistica seppe sintetizzare queste tendenze culturali innovative e proporre un nuovo modello epistemologico anticipando quelle concezioni, che hanno rivoluzionato il modo di fare terapia, e che sono ormai acquisite da tutta la psicoterapia contemporanea. Negli USA, nell’epoca in cui si sviluppa
La psicologia Umanistica, invece, proponeva contro il comportamentismo e la psicoanalisi:
- una attenzione ai contenuti ( il senso e il significato della ricerca psicologica, il criterio di significanza);
-la connessione con l’ambito socio-politico e con i valori;
-l’idea che lo psicoterapeuta non è neutrale ma è sempre un osservatore partecipe;
-una concezione organismica della persona;
-una teoria della personalità e non di istanze psichiche;
-una concezione ottimistica dell’essere umano( il sadismo, la crudeltà, la malizia non sono caratteristiche intrinseche, ma piuttosto reazioni violente contro la frustrazione dei nostri intrinseci bisogni);
-l’autorealizzazione (Goldstein, Sullivan,Horney, Fromm) intesa “come spinta verso l’unità della personalità, l’espressività spontanea, l’individualità ed identità piene”.
Proponeva, inoltre, una psicologia della salute, voleva cioè studiare le persone sane e cogliere quelle dimensioni del vivere quotidiano (il gioco, la creatività, la speranza, la libertà, il tema della morte, la responsabilità personale, ecc…) da sempre oggetto della speculazione filosofica.
In Italia la Psicologia Umanistica fu introdotta, all'inizio degli anni '70, da Michele Festa, il quale fondò, insieme ad un gruppo di colleghi, la IAHP (Associazione Italiana di Psicologia Umanistica). All'interno del CSU( Centro Studi umanologia) Michele Festa, con il suo gruppo, dette luogo allo sviluppo di un notevole movimento di cultura psicologica che può essere considerato a pieno titolo una parte della storia della psicologia italiana. I Congressi di Psicologia Umanistica videro protagonisti le personalità più eminenti del mondo psicologico e scientifico dell'epoca: da Ronald Laing a Rollo May, ad Henry Laborit, a Franco Fornari,cc..
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