Neuroscienze, neuroetica, filosofia della mente, psicoterapia

sabato 19 aprile 2014

"Il Regno del Bhutan tra deemocrazie e felicità": ne ha parlato il dott. Matteo Miele, esperto in geopolitica internazionale e storia del Tibet, Cina, Bhutan.




  Il  Bhutan è un paese in cui piuttosto che il Pil si misura il Fil (cioè la felicità interna lorda): ne ha parlato a “Conversazioni pomeridiane”,  presso la Sala dialogos- Cassino, il dottor Matteo Miele, laureato in Scienze politiche e internazionali, esperto di storia e geopolitica di Cina, Mongolia, Tibet, già lecturer presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali dello Sherubtse College Royal University of  Bhutan.

Il Bhutan è un piccolo Stato montuoso dell'Asia, che già da anni calcola il benessere della popolazione in base ad alcuni parametri che sono appunto la qualità dell'aria, la salute dei cittadini, l'istruzione, la ricchezza  dei rapporti sociali. Questo paese se ha un Pil piuttosto basso è, però, uno dei più felici dell'Asia e l’ottavo del mondo. Questo non significa una retrocessione sul piano delle tecnologie ma, piuttosto, il privilegiare una serie di altre componenti della vita e cioè l'istruzione, la protezione dell'ecosistema, lo sviluppo delle comunità locali. Il paese, che si trova in una posizione politicamente strategica (tra Tibet, Cina, India) è una monarchia costituzionale che si prefigge un buon governo basato sul raggiungimento di quattro obiettivi: sviluppo economico eco- sostenibile, conservazione e protezione della identità culturale, conservazione dell'ambiente, salute-sanità. Insomma il paese si propone di promuovere la felicità ed il benessere attraverso la creazione di un equilibrio tra esigenze culturali e spirituali ed economiche dei cittadini. L’articolo 9 della Costituzione del Bhutan recita:”The state shall strive to promote those conditions that will enable the pursuit  Gross National Happiness”. Ed esiste una commissione specifica che lavora per il conseguimento di tali obiettivi. Qualsiasi tipo di intervento a livello politico-economico deve rispettare tali principi e viene valutato in base agli effetti che potrebbe avere sulla felicità collettiva. Ma come si misura la felicità? Sono stati individuati nove domini del GNH (Gross National Happy):

Living standard, Health,Education,Time use,Good Governance, Ecological Diversity and Resilience, Psychological Well-being, Community Vitality, Culture Diversity and Resilience. E’ felice il cittadino che raggiunge un gradiente di soddisfazione in almeno 6 domini.

 Felicità è ciò che ognuno vorrebbe e ricerca.  Essa è  oggetto di riflessione per filosofi, psicologi, sociologi,  economisti. Il termine felicità è, generalmente, collegato alla singola persona anche se non poca riflessione filosofica è stata dedicata a come coniugare felicità individuale e felicità collettiva.

 Questo è tema di grande attualità di cui si è parlato anche al Festival delle Scienze presso l’Auditorium di Parco della Musica di Roma. Il Bhutan ha avuto il merito di aver coniato il concetto di “felicità interna lorda” ( che integra il vecchio Pil   attraverso 33 indicatori e 124 variabili) e di metterlo in circolo.   Parlare del Bhutan evoca inevitabilmente il mitico paese Shangri La (chi non ricorda il film cult Lost Orizon? ).Ma non sappiamo se Il Bhutan sia effettivamente una sorta di Shangri La. Sicuramente, però, l’esperimento del Bhutan, e la tematica ad esso connessa, è di non poco interesse considerando che ogni buon governo, o qualsiasi governo che si definisca tale, dovrebbe riflettere su come attrezzarsi per promuovere il benessere collettivo e non solo in termini economici. Ma è ancora più interessante  alla luce dei problemi creati dall'attuale crisi economica europea, del dibattito sulle scelte economiche e sulle strategie da perseguire per uscire dalle secche della crisi e alla luce, anche, dei problemi e delle questioni complesse che pongono un limite allo sviluppo economico .

lunedì 14 aprile 2014

"Il Regno del Bhutan, tra democrazia e felicità": se ne parlerà a "Conversazioni pomeridiane"


                                           

CONVERSAZIONI POMERIDIANE:

 un ciclo di seminari e workshop del Centro di Psicologia Umanistica



 

 

     Sala: “Διάλογος” via Molise 4 - Cassino

 

                                      Il Regno del Buthan: tra democrazia e felicità 

                                                                Dott. Matteo Miele

                          Dottorando Università di Pisa, già  lecturer presso lo “Sherubtse college Royal University of Buthan”

                                                           

                                                          Venerdì 18 aprile ore 17 e 40

 

 
                             

Si accede con prenotazione e contributo di 8 euro.
tel. 0776/25993; 3382481768; email: mariafelice.pacitto@humanistic-psyc.it











mercoledì 2 aprile 2014

Il Test del Confine" (I.Cos.S.): corso di formazione



              CORSO DI FORMAZIONE
         17-18       Maggio     2014
                                    
                  Il TEST DEL CONFINE (I.Cos.S.)
                     seminario teorico-pratico condotto
                          da
                   Loretta  Sapora,
            psicologa, psicoterapeuta, autrice del Test
 
Sabato:  ore 10-19
Domenica:  ore 10-14.


 
Il Test del Confine, frutto di una ricerca clinica pluriennale, consiste in una prova di scelta tra 7 immagini seguita da un breve questionario di inchiesta; è il primo test semiproiettivo che permette di studiare, in modo rapido ed agevole ma estremamente efficace, le caratteristiche del confine personale, individuando le dinamiche fondamentali che governano la vita di relazione.

In particolare lo strumento coglie:


              a.le caratteristiche di personalità relative al grado di definizione del Sé e alle sue strategie difensive rispetto al   mondo esterno e ai contenuti del mondo interno
              b.l’orientamento basico della personalità rispetto alle seguenti dimensioni relazionali: isolamento, dipendenza, scelta/rispetto, suscettibilità/diffidenza, mobilità/mutevolezza, fragilità/esposizione, aggressività
              c.il vissuto del Sé corporeo.


La restituzione effettuata contestualmente alla somministrazione facilita inoltre la produzione di materiale utile all'individuazione di eventuali altre aree problematiche ed alla diagnosi di personalità.
 Obiettivo
  1. Fornire le conoscenze di base che permettano di: definire la tematica del Confine e le sue implicazioni nella vita psichica
  2. - utilizzare il Test del Confine nella pratica clinica e nella ricerca. 


Destinatari: psicologi, psichiatri, laureandi in Psicologia e specializzandi in Psichiatria.
L'iscrizione dovrà essere formalizzata entro il 30 Aprile con il versamento della quota relativa tramite bonifico bancario (con la specifica della causale) intestato a Loretta Sapora, Banca di Credito Cooperativo di Roma, AG. 139 (Monterotondo) IBAN: IT 56 H 08327 39240 000000000 900.

AI PARTECIPANTI VERRA’ RILASCIATO UN ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE
Per informazioni ed iscrizione telefonare al “Centro di Psicologia Umanistica” via Molise,4-Cassino tel:0776/25993(ore15-18,mercoledì);cell3382481768,email:mariafelice.pacitto@humanistic-psyc.it
L’iscrizione dovrà essere formalizzata entro il 30 Aprile.