Neuroscienze, neuroetica, filosofia della mente, psicoterapia

domenica 29 gennaio 2017

Vincere l'ansia e lo stress: mindfullness, pratiche di consapevolezza corporea


                       VINCERE L’ANSIA E LO STRESS

                   Pomeriggio intensivo di

Mindfullness,  pratiche di autoconsapevolezza corporea,  e visualizzazioni creative

                     Workshop

                  Sabato 4 febbraio  ore 15-19  

  Centro di Psicologia Umanistica ed Analisi Fenomenologico-Esistenziale                                             Per info e iscrizione (obbligatoria):  0776/25993; 338 2481768

 

 

 





           

 
 
 

            

I puscher bambini: l'infanzia negata

 La retata che, a Napoli, ha scoperto il sistema del clan camorristico  che controlla gli affari  illeciti del centro Napoli, ha coinvolto anche bambini, appena decenni, utilizzati per confezionare dosi e come baby pusher. Venivano utilizzati perché non imputabili. Tra l’altro essi appartengono  alle famiglie degli stessi pusher, nota, che accanto alla presenza di 17 donne, alcune delle quali gestivano le piazze dello spaccio, dà conto del degrado, della povertà affettiva, della assenza di “umanità”  (nel senso di quelle funzioni di base che attengono al comportamento di cura della prole da parte de i mammiferi) dell’ambiente in cui i piccoli sono stati destinati a vivere.  Magari , oggi, paradossalmente, qualcosa può cambiare per loro!
Occorreva l’intervento delle forze dell’ordine, la scoperta del traffico più consistente di droga e di affari illeciti in Napoli,  per sollevare il velo di una forma di violenza e di abuso sui minori da troppo tempo ignorata. Ma, diciamolo, chi ha voluto ignorare ( non siamo ipocriti: il problema si conosceva) questa piaga è, magari, lo stesso che si è lasciato sconvolgere dai bambini addestrati alla guerra e utilizzati dall’Isis  o dalle bambine kamikaze di Boko Haram. Ma qual è la differenza? La violenza contro i minori  è sempre una ed ha quasi  sempre le medesime conseguenze, anche se si manifesta in modi diversi: estremi o sottili e nascosti. Nelle nostre famiglie non si esercita forse violenza

Neurodiritto: l delitto Palleschi

 Sempre più, ormai, anche in Italia, si fa ricorso a prove di indagine cerebrale in ambito penale. La sentenza Palleschi è una delle prime, se non la prima, nella nostra zona. Palleschi, l’omicida della professoressa Gilberta Palleschi,  presenta alla Tac e alla elettroencefalografia una notevole compromissione del lobo frontale,  marcata  nella zona mesiale destra. La ricerca ormai da molto  tempo ha evidenziato come  il cervello frontale, deputato a quei processi mentali ed operazioni nobili che appartengono solo all’uomo, ha anche la funzione di inibire l’ipotalamo e l’amigdala, strutture sottocorticali, responsabili dell’aggressività e della paura. Se il frontale o le connessioni con le strutture sottostanti sono danneggiate da un trauma o da una malattia organica la persona diventa incapace di controllare le sue reazioni emotive. In letteratura rimane famoso il caso di Phineas Cage, l’operaio (studiato nel 148) che, mentre faceva esplodere una carica, ebbe il cranio perforato da una barra di ferro di un metro e mezzo di lunghezza e di 6kg di peso. La barra penetrò sotto l’occhio sinistro, attraversò il lobo frontale sinistro uscendo dalla parte superiore della testa:aveva distrutto una parte di cranio e di lobo frontale sinistro. Cage sopravvisse e riuscì a condurre una vita “abbastanza” normale, ma la sua personalità era stata profondamente trasformata: era diventato maleducato, impulsivo,ostinato. Finì i suoi giorni come fenomeno da baraccone in un circo, a mostrare, in cambio di denaro, il buco che aveva in testa. Il caso è stato ripreso recentemente dal neuroscienziato Antono Damasio per dimostrare appunto  come il frontale abbia un ruolo determinante nel controllo delle emozioni. Nel caso del Palleschi la compromissione riguardarebbe anche il frontale mesiale destro, zona che ha un ruolo nella capacità decisionale, nelle emozioni sociali (compassione, senso di colpa), ed ha una forte concentrazione di recettori della serotonina che oltre ad altre funzioni ha anche quella di facilitare la cooperazione. E’ evidente che il Palleschi avrà una sensibile riduzione di pena, considerando che presenta una significativa compromissione proprio di quelle zone cerebrali responsabili delle funzioni psichice più specificamente umane.