Neuroscienze, neuroetica, filosofia della mente, psicoterapia

martedì 19 agosto 2014

Gerald Edelman(1929-2014), una delle menti più geniali del secondo novecento, ci ha lasciato il 17 maggio scorso.


                                              IIl “Darwinismo neuronale”  di Gerald Edelman

“La teoria del darwinismo neuronale, o teoria della selezione dei gruppi neuronali (TSGN), fu proposta, nel 1977, da Gerald Edelman, il quale aveva ottenuto il premio Nobel per aver scoperto, che il sistema immunitario è governato dal principio della selezione darwiniana. Egli estese il medesimo principio al funzionamento cerebrale. La selezione di Edelman opera oltre che sul lungo periodo, a livello di specie, anche a livello individuale: il cervello è un sistema selettivo che opera nell’arco della vita dell’individuo. La teoria di Edelman si basa su alcuni assunti.

-Il primo è che  lo sviluppo dei circuiti neuronali (gruppi neuronali costituiti da migliaia di neuroni molto interconnessi e che tendono a rispondere più di altri a determinati stimoli) determina una variazione anatomica microscopica, che è il risultato di un processo di selezione continua. Determinante per il processo selettivo è che quando due neuroni, anche se distanti, scaricano insieme,  creano una connessione sinaptica (si cablano insieme). Questo si verifica anche nel feto.

 -Il secondo assunto è che quando i circuiti anatomici ricevono un segnale proveniente dal corpo, dal mondo, dal cervello stesso, si determinano altri fenomeni selettivi: alcune sinapsi si rinforzano, altre si indeboliscono come se, in base alla competizione darwiniana, emergessero quelle maggiormente in grado di elaborare con efficacia le informazioni. Pertanto le sinapsi sono plastiche. Il cambiamento della loro forza offre una base alla memoria. Attraverso il cambiamento della morfologia e delle funzioni sinaptiche, si creano mappe di gruppi neuronali. I cambiamenti epigenetici e storici nella formazione delle mappe sono fortemente influenzati da segnali provenienti dal corpo e dall’ambiente. Questo vale sia per la vita fetale che per quella post-.natale.

-Il terzo assunto è il “rientro”, che garantisce la coordinazione ed il funzionamento coerente di tutto il sistema (la coordinazione fra gruppi neuronali e mappe neuronali) in modo da produrre risposte adattattive. La memoria, la capacità di immaginazione, il pensiero, la coscienza, dipendono dal fatto che il cervello “parla a se stesso” attraverso il rientro. Fondamentali sono le connessioni rientranti talamo-corticali (nucleo dinamico), le cui complesse configurazioni integrative hanno portato all’emergere della coscienza. (Il numero di combinazioni di configurazioni di risposte cortico-talamiche è astronomico). Esiste  una densa rete di connessioni, oltre che tra corteccia e talamo, tra diverse zone corticali.ecc….” (da Buoni si nasce soggetti etici si diventa. La costruzione della mente etica,tra filosofia psicologia, neuroscienze Ed.Pendragon

 

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