Neuroscienze, neuroetica, filosofia della mente, psicoterapia

domenica 15 febbraio 2015

Le neuroscienze applicate all'educazione la neuropedagogia

                           "l'uomo è la sola creatura che deve essere educata
                         e può diventare uomo solo attraverso l'educazione"
                                           Immanuel Kant


L'educazione è sempre stata impostata secondo l'idea, e qui in perfetto accordo, se vogliamo, con la filosofia morale kantiana, che si dovesse dare la preminenza alla ragione che aveva il compito di dominare gli impulsi e le emozioni.  Insomma tutto si giocava, semplicisticamente, all'interno del conflitto tra componenti nobili e componenti basse della personalità.Oggi le neuroscienze ci dicono che le cose sono un po' più complesse. Intanto noi, i nostri comportamenti, siamo il risultato dei nostri apprendimenti e , dunque, il cervello va addestrato sin da piccolissimi se vogliamo avere cittadini adulti responsabili e adatti alla vita sociale e di relazione.
Ma le neuroscienze ci dicono molto altro di cui si dovrebbe tener conto per una buona adeguata pedagogia. Ad esempio, ci dicono, che la fase maggiore sviluppo dei processi di neurogenesi si verifica entro i tre anni di età. E' dunque in questo periodo che è già possibile sviluppare o prendersi cura, di attitudini che possono essere considerate gli antecedenti necessari di quelle abilità e disposizzioni  ( empatia, mentalizzazione, emozioni cognitive,  ecc... )senza le quali l'essere umano non può definirsi come tale. Si pensi al fenomeno dell'attenzione congiunta che si verifica intorno ai nove mesi d'età, prima forma di condivisione senza la quale non potrebbe esservi, successivamente, vita sociale e di relazione. Come pure le neuroscienze ci avvisano che nelle scelte morali sono coinvolti una complessità di circuiti responsabili anche di altre funzioni quali la creatività, la memoria e, soprattutto, i processi emotivi connessi, come voleva già William James, alla nostra corporeità.
Si può ancora pensare che l'educazione sia solo questione di educare alla razionalità, che pure non va trascurata?

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