Neuroscienze, neuroetica, filosofia della mente, psicoterapia

mercoledì 11 gennaio 2023

Scuolan di Alta Formazione in Neuroetica e Filosofia delle Neuroscienze: MIndfulness e Neuroscienze a scuola, a Cassino, presso il LIceo Classico G. Carducci

 PER LA PRIMA VOLTA NELLA PROVINCIA DI FROSINONE, la MINDFULNESS

 CASSINO LICEO CLASSICO G: CARDUCCI

grazie alla collaborazione della preside Prof. Licia Pietroluongo e del prof, di Filosofia Max d'Aliesio

La Mindfulness in età evolutiva

 

Il termine “mindfulness”, che può essere  tradotto con l’espressione “piena consapevolezza”, fa riferimento  all’abilità di dirigere l’attenzione verso la propria esperienza nel momento in cui essa viene vissuta con un atteggiamento aperto e curioso. Significa guardare le cose, le esperienze, le persone semplicemente così come sono. E’ una condizione di attenzione attiva e curiosa. Significa, fondamentalmente, essere presenti in quello che facciamo.

 Si propongono, spesso, ai bambini e ai ragazzi corsi e attività di ogni genere, ma troppo spesso  si dimentica che esistono delle abilità trasversali a tutti gli ambiti dell’esperienza che, se messe opportunamente in risalto, potrebbero fare una grossa differenza.  La Mindfulness è, appunto, un’attività trasversale che può essere insegnata, con opportuni accorgimenti, anche a bambini a partire dai cinque anni di età.

I benefici che i bambini e i ragazzi possono trarre dalla pratica della mindfulness sono simili a quelli descritti per gli adulti:

aumento della capacità attentive. Come nella meditazione degli adulti, anche nei bambini la Mindfulness ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza di quello che accade nel momento presente e nella  mente. Per diventare consapevoli è necessario che la mente sia concentrata su un dato compito cioè diriga intenzionalmente l’attenzione su un determinato compito o azione che si sta facendo in quel momento. Spesso genitori ed insegnanti chiedono ai bambini di “stare attenti”, ma difficilmente spiegano loro come farlo. La pratica della mindfulness insegna proprio a prestare attenzione e questo, a sua volta, influenza positivamente le capacità di apprendimento a scuola

Il saper prestare attenzione è indubbiamente un’abilità fondamentale per l’apprendimento scolastico: se sono capace di focalizzare l’attenzione sulla spiegazione ignorando le distrazioni sarò sicuramente facilitato nell’apprendimento. L’attenzione è però molto di più: riguarda ogni ambito della vita di ciascuno. Essa è un’abilità che può essere insegnata e “allenata”. Essa migliora la capacità di memorizzazione: spesso i bambini non ricordano le cose semplicemente perché non vi hanno prestato attenzione, ossia poiché non hanno saputo focalizzare intenzionalmente l’attenzione su ciò che era prioritario in quel momento

 

Miglioramento delle funzioni esecutive, che possono essere genericamente definite come abilità cognitive che permettono di organizzare e regolare il comportamento. Esse consentono all’individuo di adattarsi alle continue e mutevoli richieste dell’ambiente, fanno sì che abbia la capacità di selezionare il comportamento più opportuno in vista di un obiettivo. Le funzioni esecutive di base sono: memoria di lavoro, inibizione e flessibilità cognitiva

●Maggiore consapevolezza dei processi di pensiero, delle emozioni e degli impulsi ad agire. Favorisce in questo modo l’incremento delle abilità di autocontrollo e, parallelamente, la capacità e la disponibilità a comprendere le motivazioni del comportamento altrui, ma anche l’acquisizione di abilità in ambito sociale e di comprensione/gestione delle emozioni.

Facilitazione della comprensione delle modalità di funzionamento della propria mente e di come essa generi sofferenza e comportamenti non utili, fornendo quindi un importante strumento per fronteggiare difficoltà emotive, comportamentali e relazionali

Sviluppo della capacità di notare la ricchezza dell’esperienza: la noia scompare quando riusciamo a notare la ricchezza di ciò che accade momento per momento. Gli esercizi di mindfulness aiutano il bambino a scoprire la varietà di percezioni, sensazioni ed emozioni che caratterizzano la quotidianità.

Ma la mindfulness è efficace non solo ai fini del potenziamento cognitivo ma anche ai fini della regolazione emotiva e del potenziamento dei comportamenti altruistici. Essa aiuta  i  ragazzi a diventare consapevoli  ed abili gestori delle proprie emozioni: la paura, la rabbia, la tristezza. La mindfulness  riduce i comportamenti reattivi. In un clima attuale, in cui si denuncia sempre più l’emergenza relativa al bullismo e alla violenza nelle scuole, la mindfulness diventa estremamente rilevante ai fini della prevenzione di condotte aggressive e devianti.

In sintesi: i bambini e i ragazzi che allenano con costanza l’abilità di essere pienamente consapevoli sono più in grado di focalizzare l’attenzione e di mantenerla ignorando le distrazioni, sono più capaci di gestire stress e, in generale, di far fronte in maniera più funzionale alle emozioni difficili, di controllare gli impulsi; sviluppano, infine, comportamenti altruistici ed etici.

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