Neuroscienze, neuroetica, filosofia della mente, psicoterapia

lunedì 10 febbraio 2014

La nostra vita mentale fuori della mente




La nostra identità è costituita da un insieme di processi inconsci, attività preriflessive, decisioni di cui solo una minima parte arriva alla  nostra coscienza. Il nostro cervello è una immensa fucina operosa in cui gruppi di neuroni inviano continuamente messaggi ad altri gruppi, prendono decisioni. Ma il nostro Io cosciente non ha accesso che ad una minima parte di questo complesso lavorìo. Il sistema funziona autonomamente, a  prescindere dalla  nostra coscienza. Quando arrivano alcuni contenuti alla nostra consapevolezza, noi ce ne riappropriamo  riorganizzandoli secondo un senso. E il nostro “interprete mentale”  direbbe il neuroscienziato Gazzaniga a dare un senso ad azioni, decisioni che il  nostro cervello ha prodotto prima che noi ne fossimo consapevoli ma dandoci la magnifica illusione di essere padroni di noi stessi, di essere entità razionali e dotate di libero arbitrio, di essere, insomma,delle soggettività! (Vedi: Buoni si nasce soggetti etici si diventa, Ed Pendragon)

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