Neuroscienze, neuroetica, filosofia della mente, psicoterapia

sabato 9 maggio 2020

Tra i sintomi indotti dalla forzata permanenza in casa: l'insonnia


L'insonnia può avere una molteplicità di cause: ad esempio l'ansia o stati patologici dolorosi. Il dolore frammenta il sonno. Preoccupanti sono anche i risvegli precoci al mattino in quanto sono spesso il sintomo di una depressione incipiente. Siamo in quarantena e inevitabilmente mangiamo di più e aumentiamo di peso il che comporta apnee notturne e disturbi del sonno. Dormiamo di più anche e questo determina aumento delle fasi del sogno e il rischio di fare incubi.
Il movimento può facilitare il sonno perché affatica i centri della veglia ma purché non venga effettuato in tarda serata.
Responsabili dell'insonnia sono anche le fonti sonore e quelle luminose. Questo implica la necessità di evitare l'uso del computer e di altri congegni  in tarda serata

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