Neuroscienze, neuroetica, filosofia della mente, psicoterapia

venerdì 30 agosto 2013

Prossimamente: nuove iniziative a proposito di "Psicologia e soggettività femminile"


 
Parlare solo di diritti e acquisizione di potere non basta se  non si riflette ( contro gli stereotipi che ogni epoca, anche la nostra, ha costruito in merito) su chi sia la donna oggi, quale livello di autocoscienza abbia raggiunto, chi voglia essere , quale  sia il suo desiderio. Le giovani generazioni hanno assorbito, quasi per osmosi, l’idea della pari opportunità, l’idea dei medesimi diritti di accesso alle professioni ed alle carriere ma  non basta. Le donne fanno carriera, occupano posti di potere ma continuano, spesso, ad essere subalterne in famiglia. Sono in un modo all’esterno, nella vita sociale, ed in un altro all’interno delle famiglie, in cui spesso continuano a subilre violenze e maltrattamenti. E’ uno dei  molti nodi che né il femminismo né le azioni politiche hanno sciolto. Bisogna sfatare l’idea che a subire siano solo donne  sprovvedute, insicure e senza lavoro. Il punto è che si fa ancora troppo poco nel senso di pratiche che facilitino l’autocoscienza e la crescita personale, il senso della propria autonomia, forza ed efficacia, pratiche che dovrebbero iniziare, attraverso un ‘educazione più sensibile alle questioni della buona  relazionalità tra uomini e donne, fin dalla prima infanzia, a scuola e in famiglia. Anche questo fa parte di una educazione alla eticità su cui più volte mi sono soffermata.

Nessun commento :

Posta un commento