Neuroscienze, neuroetica, filosofia della mente, psicoterapia

martedì 13 giugno 2017

Che cosa succede nel nostro cervello quando diciamo "ti amo"?

L'ossitocina, ormai è noto, è l'ormone dell'amore che è alla base sia dell'amore romantico che di quello materno e del comportamento di cura. E' un neuroormone essenziale. E' prodotto dalla parte posteriore dell'ipofisi che la rilascia attraverso il flusso sanguigno. Da un punto di vista evoluzionistico segnò un grosso passo avanti nello sviluppo evoluzionistico  e comparve con i mammiferi.  Fu isolata nel 1953 da Vincent de Vigneaud che ottenne per questo il Nobel. E' alla base del sistema  motivazionale d'attaccamento. Non è un caso che presenta un picco di secrezione durante la gravidanza e nei mesi successivi al parto quando appunto si stabiliscono i legami di attaccamento madre-bimbo. Ma picchi si riscontrano anche tra amanti durante l'orgasmo.
Sono state fatte molte ipotesi di utilizzazione dell'ossitocina sintetica nei casi di autismo,  nella psicoterapia di coppia. Si è pensato anche ad una inalazione intranasale di ossitocina da parte dello psicoterapeuta per facilitare le sua capacità empatiche. Ma c'è un "ma" a sedare gli entusiasmi. In una ricerca (Simone Shamay Tsoory) di qualche tempo fa in cui ad alcuni soggetti, cui veniva somministrata l'ossitocina, si chiedeva di partecipare ad un gioco competitivo, si vedeva che aumantavano l'invidia e avidità rispetto al gruppo di controllo trattato con il placebo. Non potrebbe essere controproducente la somministrazione di ossitocina nella psicoterapia di coppia? Attenzione ai rischi di riduz
ionismo!

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